Nel termine italiano sicurezza collassano due distinti concetti che in altre lingue sono espressi da parole differenti. Il termine inglese security corrisponde alla sicurezza intesa come protezione da atti intenzionali che potrebbero ledere cose o persone, mentre il termine safety riguarda la sicurezza delle persone, intesa come loro incolumità.

In quasi tutte le lingue, il termine sicurezza non viene molto bene differenziato da quello di prevenzione. Forse, più che un problema linguistico, si tratta di un residuo di antichi concetti sul fato, sull’ineluttabile e sulla prevalenza del destino e della fortuna rispetto all’intelligenza umana. Quando si verifica un incidente, ancora oggi si sente parlare di sfortuna. Si può affermare che un incidente può essere causato dal mancato rispetto delle norme di sicurezza.

I campi in cui la sicurezza è un obiettivo primario sono numerosi, così come vari sono i sistemi per raggiungere un grado di sicurezza accettabile. Le attività lavorative in genere ma anche la vita domestica, gli hobby, il gioco e lo sport richiedono alcune attenzioni particolari. Praticamente ogni settore della vita moderna ha delle implicazioni relative alla sicurezza: l’informatica (vedi sicurezza informatica), le comunicazioni, i trasporti, sicurezza automobilistica, la sicurezza sul lavoro.

Un capitolo a parte è costituito dalla sicurezza nazionale e internazionale, dalla difesa da atti di terrorismo e da catastrofi (terremoti, maremoti, uragani, etc.), i relativi compiti di assistenza alle popolazioni colpite sono svolti in Italia con un Servizio Tecnico Urgente dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, componente fondamentale della Protezione Civile, attraverso le direzioni regionali, i comandi provinciali e i distaccamenti presenti sul territorio nazionale, che dipendono dal ministero dell’Interno. La Protezione Civile, su delega del Consiglio dei Ministri (art.1 della Legge del 24 febbraio 1992 n.225) coordina tutte le attività delle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, delle regioni, delle province, dei comuni, degli enti pubblici nazionali e territoriali e di ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale.

Nella vita quotidiana, per migliorare la sicurezza, diminuire la possibilità di infortuni e incidenti, aumentando nel contempo la probabilità di risolvere favorevolmente le situazioni di emergenza, sono necessarie azioni preventive ed organizzative adeguate, che includono:

  • analisi dei rischi;
  • formazione delle persone addette alla sicurezza;
  • formazione sul primo soccorso;
  • dotazioni personali appropriate (abbigliamento, dispositivi di protezione individuale, dispositivi di controllo, telerilevamento e telesoccorso);
  • la cassetta di pronto soccorso, obbligatoria negli ambienti di lavoro, dove deve essere segnalata appropriatamente, del tipo stabilito per legge e reintegrata dopo ciascun utilizzo, fortemente consigliata in casa;
  • controllo periodico dei dispositivi antincendio, delle vie di fuga e del piano di evacuazione nei locali a rischio incendio;
  • controllo periodico degli impianti elettrici, con particolare riferimento all’efficienza dei dispositivi di apertura per sovraccarico e per dispersione e alla verifica dell’impianto di messa a terra;
  • controllo periodico di filtri e prese d’aria negli impianti di aerazione e condizionamento;
  • controllo e revisione periodica dei veicoli;
  • custodia accurata e proporzionata al rischio di ciascun dispositivo e del materiale pericoloso, tossico o nocivo.

 Nel mondo del lavoro organizzato, il compito di garantire la sicurezza dei lavoratori è del datore di lavoro che, per le leggi della Unione Europea, deve adoperarsi per rendere “sicura” l’attività dei propri sottoposti fino alle più recenti norme in vigore.

Il DVR (DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI)
Cepi di Latina offre ai propri Clienti la sua specializzata consulenza nella stesura del Documento di Valutazione dei Rischi.
È l’articolo 3 dei Decreto Legislativo 81/08 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, a precisare che è obbligo dell’azienda compilare il DVR, stabilendone i contenuti e la custodia all’interno dell’azienda stessa, allo scopo di prevenire danni alla salute o alla sicurezza dei lavoratori.

Leggi Decreto 81/08 e 106/09

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